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Italia, Giardino Botanico Heller

Immagine del redattore: Chiara MarianiChiara Mariani
Un campionario di regioni del mondo
Il più sontuoso dei giardini dell'Heden


Gardone Riviera deve la sua fama di città giardino allo splendore delle ville e dei loro giardini, che sorsero qui agli inizi del 1900, nel momento di massimo splendore di questa località turistica sulle sponde del lago di Garda.



Fu in quel periodo che un importante medico dentista di origine cecoslovacca, Arturo Hruska, si trasferì a Gardone Riviera, attratto dal clima mite, dalla vegetazione mediterranea e dallo splendido colore delle acque del lago.

Hruska acquistò un terreno terrazzato coltivato a vigneto, di circa 15 mila metri quadri, con una splendida vista sul golfo di Salò. L’intento del medico era quello di soddisfare qui la sua passione per le piante e dar vita ad un giardino botanico che potesse ospitare esemplari da diverse parti del mondo, inserendole in un paesaggio che riproducesse il più possibile quello di provenienza. Per esempio Hruska ricreò in una parte del giardino una vera e propria vallata alpina, ricca di vegetazione nordica, cascate, crepacci e rocce, che ricreano il paesaggio dolomitico e che resero famoso il giardino già tra i suoi contemporanei.




Nel corso degli anni il giardino si è arricchito di oltre 3000 specie di piante provenienti dai cinque continenti, inserite in differenti paesaggi che ne ricordano le origini naturali.

Nel 1989 il famoso cantautore ed artista poliedrico di origine austriaca Andrè Heller, acquistò il parco per farne un “campionario di regioni del mondo” e un esempio di armoniosa convivenza tra natura ed arte.

Oggi, passeggiando per gli stretti sentieri avvolti dalla vegetazione si giunge inaspettatamente a piccoli angoli di sosta, caratterizzati di volta in volta da strutture artificiali, laghetti, opere d’arte moderna o statue orientali, che lasciano stupiti ed ammirati. Il parco ospita tra i tanti manufatti, anche opere di artisti illustri come Keith Haring, Roy Lichtenstein ed Erwin Novak.


Tutto il giardino è caratterizzato dalla presenza continua dell’acqua, come elemento vitale ma anche come fonte di pace interiore o di divertimento. Il suono del suo scorrere avvolge il visitatore che la ritrova lungo il percorso sotto forma di piccolo ruscello, di laghetto, di fontana o di cascata, accentuando quel senso di estraniazione dal mondo reale, che rende il parco Heller “Il più sontuoso dei giardini dell’Eden”.



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